Accesso, diritto, produzione e biologico, distribuzione... sono moltissime le questioni aperte in tema di cibo.
Una soprattutto ci sta a cuore: cosa ne facciamo del cibo che non consumiamo?
Insieme a diverse realtà locali e nazionali proveremo a raccontare alcuni nuovi modi di pensare e rapportarsi al cibo. Esperienze in rete che sono in grado di rispondere a esigenze sociali e risolvere problematiche, offrendo inoltre nuove idee e proponendo il giusto approccio al cibo come una forma di intelligenza.
"Il cibo è un vettore complesso, non solo di materia ed energia nella sua funzione nutrizionale, ma anche di cultura, saperi e relazioni sociali, elementi in stretta connessione con i territori e gli insediamenti umani. Il cibo riflette le relazioni profonde e reciproche fra gli aspetti umani, sociali e ambientali. Il cibo è un bene comune."
Con noi Food Pride di Torino, Cooperativa Sociale Namasté di Seriate (Bg) con il progetto Dispensa Sociale e Food Busters ODV.
Puoi seguire l'incontro online sulla pagina facebook di Legambiente Bergamo e Dirama
COOPERATIVA SOCIALE NAMASTE' - DISPENSA SOCIALE Seriate (BG)
Web: coopnamaste.it
Dispensa sociale si occupa del recupero degli alimenti scartati dalla Grande Distribuzione Organizzata e dall’Ortomercato (eccedenze, prodotti prossimi alla scadenza, con qualche difetto al packaging e quindi non più commerciabili), ma ancora in buono stato, per ridistribuirli ad enti e istituzioni che si occupano di persone fragili con bisogni alimentari. Il progetto Dispensa Sociale fa però un ulteriore passo avanti: a gestire il servizio saranno persone con disabilità affiancate da operatori ed educatori. L’attività di riciclo diventa quindi uno strumento educativo e d’inclusione.
FOOD PRIDE
Web: foodpride.eu
Food PRIDE è una rete di enti ed associazioni che ad inizio 2019 si è costituita nella Città di Torino, con il sostegno della Compagnia di San Paolo, per unire le forze e dare una risposta concreta allo spreco alimentare. Come? Diffondendo azioni virtuose di recupero delle eccedenze alimentari, favorendo azioni di sensibilizzazione ed educazione, sviluppando solidarietà e una comunità di buone pratiche.
Il progetto è multi-azione e prevede:
Durante la grave crisi causata dall'emergenza sanitaria da COVID 19, come Associazione Eufemia e attraverso il coordinemtno torinese Food Pride, abbiamo messo in campo azioni di solidarietà e sostegno a partire da pratiche virtuose di recupero del cibo. Le molte riflessioni che il periodo ci
ha portati a compiere e la consapevolezza della necessità di un sistema coordinato che garantisca
uguaglianza sociale nell'accesso alle risorse e sovranità alimentare, ci hanno condotti a cercare esperienze analoghe con cui discutere una "carta dei valori" – un manifesto - sul "tema cibo" e sui principi fondanti del nostro agire. Durante la mappatura abbiamo individuato circa 50 realtà di cui 30 hanno partecipato alla giornata del 29 Settembre (qui l'evento organizzato) per poi proseguire nei tavoli di discussione.
Il manifesto, invece, potete trovarlo qui . E' il risultato di alcuni mesi di lavoro e dibattito tra noi, l'Atlante del Cibo, Ricibo di Genova, Avanzi Popolo 2.0 di Bari, Dispensa Sociale di Bergamo, Paz di Pavia, senza Spreco di Firenze, Foodbusters di Ancona e altri ancora. L'intenzione è collaborare alla creazione di politiche del cibo multiscalari, integrate e partecipate, intese come strumenti di dialogo e azione per un'attenta pianificazione dei sistemi alimentari che annoveri, fra i suoi obiettivi principali, il diritto al cibo.