La Lombardia è suo malgrado da molto tempo protagonista di un consumo di suolo smodato. Nelle province di Milano, Pavia, Bergamo, Cremona e Brescia il proliferare di capannoni industriali, centri commerciali e poli logistico-produttivi sta divorando enormi porzioni di territorio. Un considerevole impatto ambientale e sociale su aree che vivono già notevoli criticità, soprattutto per quanto riguarda la qualità dell'aria e la cementificazione di terreni. Troppo spesso i progetti attuativi non prevedono chiare compensazioni ambientali e l’assoggettabilità a valutazione ambientale strategica per varianti al PGT che hanno, invece, rilevanti ricadute ambientali e paesaggistiche e comportano un forte incremento del traffico veicolare. A minacciare i suoli lombardi vi sono anche pratiche agricole intensive sregolate che tra distese di serre e spargimenti di fanghi di depurazione stanno impoverendo e inquinando i terreni. Ne parleremo insieme a Damiano Di Simine, coordinatore scientifico di Legambiente Lombardia e i rappresentanti dei circoli di Bergamo, Brescia, Cremona e Pavia che racconteranno i progetti più critici in corso o realizzati nei propri territori e faranno un’analisi dello stato dell’arte nella regione
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Relatori:
- Damiano Di Simine, coordinatore scientifico di Legambiente Lombardia
- Paolo Falbo, presidente Legambiente Oglio Serio: la campagna della bassa bergamasca è invasa dalle serre, un sistema agricolo insostenibile per il territorio
- Luigi Lengo, circolo Legambiente Cremona: il proliferare dei poli logistici ha forti impatti ambientali sia in termini di aumento del traffico veicolare pesante che della cementificazione di aree verdi destinate a capannoni
- Renato Bertoglio, circolo Legambiente Pavia: nel pavese progetti espansivi mettono fortemente a rischio la tenuta del territorio in termini di pressione del traffico e del conseguente inquinamento
- Ettore Brunelli, circolo Legambiente Brescia: l’allevamento intensivo, lo spargimento di fanghi da depurazione sui campi agricoli stanno impoverendo i suoli lombardi. Nel bresciano la pressione ambientale di pratiche intensive trova la sua massima espressione, con conseguenze nefaste per il territorio
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LEGAMBIENE LOMBARDIA
Legambiente Lombardia è un’associazione ambientalista, nata nel 1980. Tratto distintivo dell’associazione, da oltre 40 anni, è un ambientalismo basato su solidi dati scientifici. Ad oggi conta su tutto il territorio regionale 85 Circoli, coordinati da un ufficio centrale con sede a Milano, che raggruppano 3.772 soci e centinaia di volontari attivi in progetti di salvaguardia del patrimonio naturalistico contro il consumo di suolo e di tutela ambientale attraverso campagne di sensibilizzazione, educazione ambientale nelle scuole e importanti azioni di citizen science. È impegnata nella divulgazione di stili di vita sostenibili, in particolare promuovendo la riduzione del trasporto su gomma a favore di una mobilità dolce, per ridurre l'inquinamento dell'aria e il congestionamento del traffico e incentivando buone pratiche nella gestione dei rifiuti a favore del riciclo, del riutilizzo e del risparmio energetico. Ogni anno attraverso la realizzazione degli ecoforum tematici, promuove un networking tra istituzioni, enti, imprese e centri di ricerca per fare rete sui temi della green economy e dell’economia circolare, condividendo le migliori performance e innovazioni tecnologiche. Legambiente Lombardia è in prima linea anche nell’adattamento al cambiamento climatico, soprattutto nelle comunità urbane, attraverso progetti di urban greening e di agricoltura rigenerativa che risponda ai principi di uno sviluppo sostenibile.